sabato 30 gennaio 2010

..SCRIVONO DI NOI..

Trieste. ”Oltre quella sedia”: il teatro aiuta i disabili a esprimersi sul palco

Una linea chiusa a formare un quadrato, una sedia a forma di semicerchio, un omino stilizzato. Conosciamo tutti il significato del simbolo utilizzato per indicare le persone disabili.
E se da un lato mettendo in atto delle politiche sociali di tutela verso le persone portatrici di handicap la società dimostra sensibilità, dall’altro, invece, etichettandole come “diverse” le confina in uno spazio ristretto e separato dal resto della collettività. Ma da questo recinto claustrofobico si può uscire, ed è quanto si propone di fare l’associazione cittadina di promozione sociale “Oltre quella sedia”, che invece opera per f ar emergere, grazie ad un percorso di teatro sperimentale, le capacità inespresse dell’individuo, e far cadere il confine fisico e mentale tra abili e disabili . «La nostra non è un’associazione assistenzialistica - precisa il presidente Marco Tortul – noi siamo un gruppo omogeneo di persone che desiderano mettersi in gioco e valorizzare se stesse, stimolando la crescita delle potenzialità inespresse per arrivare all’anima della persona».
Niente etichette, dunque, e niente suddivisioni in abili e disabili. Agli incontri settimanali di teatrabilità del giovedì pomeriggio all’oratorio di Roiano dalle 16.30 alle 18.30, si lavora per mettere a nudo le proprie emozioni, per superare i limiti fisici ed emotivi che portano ad un atteggiamento passivo nei confronti della vita, e soprattutto per infondere fiducia e autostima. «Diamo l’opportunità di sentirsi semplicemente persona tra persone che hanno voglia di uscire dallo stereotipato contenitore in cui vengono confinati i disabili. L’animazione, la mimica, le storie e la gestualità sono modalità straordinarie per risvegliare l’anima. E l’anima o dorme o è sveglia, non ha handicap», spiega Tortul, che ha fondato nel 2002 l’associazione, fondendo nel progetto la sua esperienza di operatore sociale con i disabili, allenatore di basket e animatore negli oratori. Dell’affiatato gruppo teatrale dell’associazione, che si è esibito in numerose performance s ia nei teatri e nelle scuole della provincia sia fuori regione, fanno parte 35 persone di età e situazione personale molto diversi tra loro. Infatti, come chiarisce, il percorso teatrale è aperto a tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco, stimolare la creatività e provare la gratificante sensazione di far parte di un gruppo. “Oltre quella sedia” sviluppa il suo percorso per una cultura non stereotipata della disabilità anche con il progetto di educazione preventiva nelle scuole “Bridge Theatre”, dove durante gli incontri a cui partecipa un gruppo ristretto di soci-attori, s’insegna ai bambini a guardare con occhi diversi alle disabilità, che nella nostra società vengono affrontate solo da un punto di vista assistenziale e di rado offrono, invece, delle opportunità di potersi esprimere in un contesto da normodotati.
Per informazioni visitare il sito www.oltrequellasedia.blogspot.com oppure chiamare il 331.31.79.539.
Patrizia Piccione
(fonte: Press-IN anno II / n. 8 - Il Piccolo di Trieste del 04-01-2010)
---------------------------------------------------
Press-IN è un'iniziativa del
Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia
http://lapedisilvia.blogspot.com/2010/01/trieste-oltre-quella-sedia-il-teatro.html